venerdì 2 agosto 2013

Recensione: "Bari Noir" di Roberto Recchimurzo

Titolo: Bari Noir
Autore: Roberto Recchimurzo
Editore: Wip Edizioni
Data di Pubblicazione: Febbraio 2009
Pagine: 106
Prezzo: 9,00€

Trama:
Robert Remur nasce nella Bari vecchia in un ambiente non propriamente adatto ad un bambino, sua madre è un'insegnante francese e suo padre un malavitoso molto conosciuto in città. Robert cresce così, fra la rettitudine materna e la delinquenza. Quando ha 19 anni i genitori muoiono prematuramente a causa di un brutto incidente stradale. E' allora che Robert decide di diventare un detective ed eliminare, per quello che gli è possibile, la corruzione dalla sua amata città.
Un freddo giorno di gennaio scopre che una sua vecchia conoscenza è tornata in città, una notizia che potrebbe cambiare non solo la sua giornata, ma tutta la sua vita...

Recensione:
Il racconto si svolge in tre giornate, durante le quali l'autore cerca di farci vivere diverse situazioni "d'azione" tra comicità e ambientazioni noir.
La scrittura è semplice, non mancano nel testo modi di dire ed espressioni dialettali tipiche del posto.
Il racconto è scorrevole e non impegnativo.

Considerazioni:
Posso sicuramente dire che non consiglierei questo libro a chi non ama il genere, e ancor più mi sentirei di sconsigliarlo a chi lo ama particolarmente, perché troverebbe questo libro eccessivamente sbrigativo, non capace di creare suspense o anche il minimo sospetto, molto prevedibile, e ricco di luoghi comuni.
Solo il pensare che un libro d'investigazione, quasi un thriller, si possa svolgere in tre giorni di racconto dice tutto.
Il ricercato per eccellenza, che si fa catturare dopo soli 3 giorni dal suo arrivo in città? Poco credibile a mio parere.
Tutto si svolge rapidamente, come se lo scrittore avesse  fretta di concludere il racconto.
E questa è una pecca che ho trovato in molti scrittori giovani o esordienti.
Inoltre, in un libro così intento ad esaltare la città in cui è ambientato (Bari in questo caso), non capisco la scelta di dare a tutti i personaggi nomi americani, cosa che succede anche con le strade e i luoghi... ed ecco che via Santo Spirito diventa "Saint Spirit street"  Via Dante si trasforma in una "Dante Street" e così via in un fiorire di street, way, road. Anche "la Bari  Vecchia", come tutti i baresi la conoscono, non viene risparmiata e diventa "Old Bari".
Il contrasto tra le parole dialettali e questo genere di americanate mi ha fatto spesso sorridere.
In definitiva posso consigliare questo libro a chi desidera una lettura svelta e leggera, la tipica lettura "da sotto l'ombrellone", o a chi, non troppo amante della lettura impegnativa, alla domanda "hai letto qualche libro quest'estate?" voglia  rispondere di sì.


Il mio voto per questo libro 

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