venerdì 29 novembre 2013

Recensione: "La casa per bambini speciali di Miss Peregrine" di Ransom Riggs

Titolo: La casa per bambini speciali di Miss Peregrine
Titolo originale: Miss Peregrine's home for peculiar children
Autore: Ransom Riggs
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 2012
Pagine: 384
Prezzo: Cartaceo 9,90€;

Trama:
Jacob è un ragazzino benestante, cresciuto in Florida con la sua famiglia.
Una vita apparentemente normale e noiosa.
Un solo vero amico, suo nonno, Abraham.
Lui gli tiene compagnia con le sue storie d'infanzia, raccontandogli dell'isola incantevole dove è cresciuto, della casa e dei bambini che la abitavano assieme a lui.
I bambini speciali, sono loro il soggetto preferito di quei racconti.
Ognuno caratterizzato da una particolarità, da un potere.
Jacob crede ciecamente a queste storie, e lo fa sino a quando la razionalità, data dall'età, non ha la meglio su quello che vorrebbe la sua fantasia ed il suo cuore.
Decide quindi di mettere da parte la magia, e i sogni d'avventura e di rassegnarsi alla monotonia della sua vita, decisamente normale.
Fino a quando, un giorno, un avvenimento "straordinario" cambia tutto. 
Uno di quegli avvenimenti che ti cambia per sempre, e divide la vita in due metà: il Prima e il Dopo...


Recensione:
Ransom Riggs scrive una storia che cattura sin dalle prime righe.
Immediatamente veniamo coinvolti nella realtà di Jacob, e la sua, ci si preannuncia come una storia tutto tranne che ordinaria.
La lettura procede spedita, la curiosità è il carburante che alimenta la voglia di proseguire il racconto. 
E Riggs è bravissimo in questo. 
Una copertina che colpisce, un titolo che ammalia, un modo di scrivere semplice ed immediato, capace di emozionare e turbare.
A questo senso di turbamento contribuiscono soprattutto le bellissime, e allo stesso tempo, inquietanti fotografie d'epoca che lo scrittore inserisce nel libro.
Le foto dei bambini speciali non sono un inutile orpello, ma una parte essenziale della storia, (il racconto perderebbe gran parte della sua carica emotiva se queste non ci fossero) e, a detta dell'autore, principali fonte d'ispirazione della stessa.
È possibile dividere il libro in due parti: la prima quella in cui tutto è avvolto in una nebbia di dubbi e di "perché?", e una seconda parte, in cui la nebbia si dirada e tutti i dubbi trovano risposta.
La prima parte è quella più riuscita, in cui il mistero fa da padrone e tiene incollati alle pagine.
Il rapporto tra Jacob e suo nonno Abraham è molto tenero ed emozionante.
Il trascorso del nonno è misterioso, un misto di storie verosimili.
Un passato in bilico tra persecuzioni naziste e storie fantastiche: i racconti dei bambini speciali, suoi compagni di gioco, e fedeli amici, ognuno con una propria specifica ed inquietante peculiarità.
Tutti in fuga da fantomatici mostri e protetti da un falco fumatore di pipa.
La seconda parte, invece, non mi ha convinto e ha finito, purtroppo, con l'annoiarmi.
La realtà svelata non è quella che speravo, o meglio è proprio come temevo che fosse.
Anche la tensione emotiva di questa seconda parte non regge il confronto con la prima.
Posso definire questo libro come un "decrescendo emotivo".
Uno di quei libri da cui ti aspetti tanto per come iniziano, ma vengono "distrutti" da finali deludenti.
So che ci sarà un seguito, ma la storia, per quanto mi riguarda, ha perso interesse, quindi non ho fretta di leggerlo.
E questo dice tutto... più di mille parole.

Considerazioni:
Se non hai letto il libro, e hai intenzione di farlo, fermati qui!
Questo libro mi ha subito colpita dal titolo e dall'inquietante copertina.
Ne ho subito presa l'anteprima e dopo averla vista e letta la curiosità è salita alle stelle.
Un'anteprima bellissima, curata molto nella grafica. 
Poche parole che hanno fatto centro.


"Non c'è sonno, non c'è morte;
Chi sembra morire vive.
Casa in cui nascesti, 
amici della tua primavera
uomo anziano e giovane fanciulla,
il lavoro dei giorni e la sua ricompensa.
stanno tutti svanendo,
involandosi tra favole,
non si può ormeggiarli."

E le foto dei bambini speciali, non si può guardarle senza restarne colpiti. 
Affascinanti e orribili allo stesso tempo.
William Turner le definirebbe sublimi.
La lettura inizialmente non mi ha affatto deluso, anzi! 
Il racconto nella prima parte mantiene perfettamente le sue promesse. 
I misteri, le cose non dette, le supposizioni, prove che alle volte smentiscono e altre confermano le strambe storie raccontate da nonno Abe.
Tutto crea interesse e appassiona alla storia.
I personaggi sono ben studiati, Jacob con le sue insicurezze, Abraham con il suo passato avvolto nell'incertezza.
I bambini speciali e le loro storie.
L'unica cosa che non ho apprezzato di questa prima parte è stata la descrizione dei mostri, avrei preferito leggere di presenze incorporee ed impercettibili.
Nella seconda parte tutti i nodi vengono al pettine.
Scopriamo il rifugio dei bambini e veniamo a contatto con loro.
I miei preferiti:
Millard, il bambino invisibile, ironico e sarcastico.
Bronwyn, la ragazzina forzuta, simpatica e coraggiosa.
Olive, la bambina che fluttua nell'aria (la sua foto è quella in copertina), mi ha fatto tenerezza e simpatia.
Emma, decisa, caparbia e intaprendente.
Mrs. Peregrine, un personaggio affascinante, risoluta e docile allo stesso tempo, sembra sapere più di quel che dice.
Scopriamo anche che i mostri che popolavano gli incubi di nonno Abe e in seguito di Jacob sono reali.
Siamo quindi di fronte ad una realtà fatta di creature mostruose e di spettri che, a mio parere, tolgono gran parte del fascino alla storia.
Mostri che mangiano i bambini speciali e spettri (che non si è capito per quale motivo) sono loro complici. 
La questione degli anelli temporali e dei conseguenti viaggi nel tempo è interessante, ma il fascino della prima parte ormai è scomparso.
Il racconto sembra aver proprio cambiato genere, ed essere passato da un simil-horror misterioso, ad una favola per bambini a sfondo fantascientifico.
Non so cosa mi aspettassi nel finale, forse avrei preferito che i mostri fossero in realtà degli uomini interessati ai poteri dei bambini... non lo so.
So solo che via via, ho perso interesse per la storia.
Peccato perché avevo grandi aspettative su questo romanzo :/


il mio voto per questo libro
 

2 commenti:

  1. Ciao,pure io l'ho letto e mi è piaciuto moltissimo, mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca il finale, concordo come dici te la prima parte è molto bella, la parte finale fa confondere un pochino, ho sentito che c'è il seguito, vedremo come andrà a finire.....
    Le foto bellissime, alcune fanno venire i brividi, a me è piaciuto molto il personaggio di Miss Peregrine, ma anche Jacob ed Emma mi sono piaciuti molto

    RispondiElimina
  2. Ciao, io a differenza tua faccio parte di quella fetta di web che l'ha amato *-*
    Ma evidentemente non solo a me alcuni passaggi sembravano poco chiari e sono felice di sapere che c'è chi ha un'opinione più critica :3
    Attendo con ansia il secondo e il terzo libro e li comprerò sicuramente!
    La recensione sul mio piccolo blog, se ti interessa, la trovi qui > Raggy - Recensione de La casa per bambini speciali di Miss Peregrine, mi scuso per l'eventuale spam insesiderato...
    Rainy

    RispondiElimina

♥ Dimmi la tua ♥
Accetto volentieri saluti e commenti relativi all'argomento del post. Evitate i commenti volti esclusivamente a pubblicizzare i vostri blog. Grazie!