lunedì 23 giugno 2014

Recensione: "Hollow City. Il ritorno dei bambini speciali di Miss Peregrine" di Ransom Riggs

Titolo: Hollow City. Il ritorno dei bambini speciali di Miss Peregrine
Titolo originale: Hollow City
Autore: Ransom Riggs
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 4 Giugno 2014
Pagine: 432
Prezzo: Cartaceo 19,00€;

Trama:
Avevamo lasciato i nostri bambini speciali su tre barche, mentre abbandonavano per sempre l'isola di Cairnholm, vedendola scomparire, remata dopo remata.
Spaventatati, sfiniti da una notte di battaglia, con una Miss Peregrine ferita che si trova nell'impossibilità di riprendere le sue sembianze umane, Jacob e gli altri bambini sono costretti a vedersela da soli e a difendersi da coloro che minacciano di distruggerli e impadronirsi della loro essenza speciale.
I ragazzi dopo anni vissuti in un eterno presente, sono obbligati ad abbandonare la certezza dell'ineluttabilità delle giornate e ad andare incontro al mondo reale, fatto di incognite e di orrori.

Recensione:
Hollow City è l'attesissimo seguito della saga scritta dalla fantasia di Ransom Riggs, che già aveva incantato e conquistato con il suo primo capitolo "La casa per bambini speciali di Miss Peregrine".
Riggs ha costruito una storia avvincente, complessa e impreziosita da personaggi molto affascinanti, che ha reso vivi nella nostra immaginazione grazie alle immancabili, e sempre inquietanti, fotografie d'epoca della sua vasta collezione (un esempio fra tutte, quella in copertina).
Le vicissitudini che accompagnano i bambini sono varie e assai fantasiose, li vediamo spostarsi da un anello temporale all'altro, affrontare diverse volte i loro nemici, incontrare nuovi bambini speciali nascosti per il mondo e nel tempo.
Un racconto che, a differenza del capitolo precedente, migliora con il proseguire delle pagine, nonostante all'inizio dia come la fastidiosa impressione che sia stato costruito, più sulle fotografie in possesso dello scrittore, che su una sua precisa idea di voler dirigere il racconto in una determinata direzione.
Quindi, soprattutto nei primi capitoli, si ha la sensazione che le vicende narrate siano solo un modo per voler a tutti i costi inserire determinati scatti nella storia.
Tuttavia l'ispirazione da qualche parte deve pur venire, e se Riggs ha trovato la sua in alcune curiose fotografie perché dargliene una colpa?
Perciò messi da parte i pregiudizi iniziali, è facile lasciarsi coinvolgere nel viaggio di questi bambini, è facile soffrire con loro e affezionarsi a ciascuno dei protagonisti.
Difficile è riuscire a capacitarsi di tutta la situazione, ma nei racconti di fantascienza, quando si ha a che fare con il difficile tema dei viaggi temporali, e con i vari paradossi che ne conseguono, farsi domande e pretendere chiarimenti è umano e normale.
Altrettanto difficile è stato dire addio ad alcuni personaggi e dover ancora aspettare per conoscere il seguito della storia T__T
Ebbene si, perché la saga dei bambini speciali non si conclude con questo libro, ce ne sarà ancora un altro, probabilmente l'ultimo capitolo, e purtroppo amiche mie ci toccherà aspettare ancora tanto per conoscere la conclusione di quest'avventura ;__;

Considerazioni:
Una volta messa da parte la speranza, o meglio forse dire "l'illusione", che questa saga (perché di questo si tratta), potesse riprendere i toni e le atmosfere che aveva avuto il suo prequel nei primi capitoli, ci si può godere finalmente questo libro.
Quel mistero e quel desiderio di conoscere, che ci aveva catapultati in un horror psicologico molto avvincente, corredato da una raccolta di foto a dir poco angoscianti, ha lasciato il posto ad un racconto di fantascienza, fatto di viaggi nel tempo e di creature mostruose.
Accettato questo presupposto, che nel libro precedente mi aveva abbastanza deluso, ho iniziato la lettura di questo seguito, sperando in meglio, ma preparandomi al peggio.
Temevo infatti una delusione ancora peggiore, ma per fortuna questa volta è andata bene.
Il libro mi ha coinvolto sempre più con il proseguire delle pagine, ho adorato i nuovi personaggi inseriti nella storia, speciali e non, e fatto un plauso alla fantasia dell'autore.
Non è facile riuscire a barcamenarsi nel labirinto dei viaggi temporali senza perdersi in mille domande e interrogativi, e personalmente non riesco a vedere un film sull'argomento senza far impazzire chi lo vede insieme a me, tempestandolo con i miei dubbi.
E in questo caso alcune delle domande sarebbero state: "ma come è possibile che i protagonisti possano viaggiare in un passato dove ancora non esistevano e invece gli sia impossibile viaggiare in un futuro dove non esisteranno?" o ancora: "Perché i bambini speciali dell'anello del 1800 possono viaggiare in quello del 1940 senza invecchiare?" e così via...
E non vado oltre perché ci sarebbe davvero da impazzire, su certe cose è più semplice non farsi domande XD
La storia finisce con un bel colpo di scena (che io però avevo intuito U_U) che ci fa capire che la strada per la soluzione di tutta la faccenda è ancora molto, molto lunga :(
E ora non ci resta che aspettare...

il mio voto per questo libro

4 commenti:

  1. Sono gelosaaaa lo voglio leggere anche io ç.ç
    mi ero dimenticata che sarebbe uscito e ho speso tutti i soldi in altri libri (furba, eh? XD) e adesso aspetterò un pochino per comprarlo! Ho letto metà recensione ed era bellissima, poi ho smesso perché non volevo sapere troppo :3 ma i cinque biscottini sono rincuoranti!*-*

    RispondiElimina
  2. Oggi, per la prima volta, ho letto di La casa per bambini speciali di Miss Peregrine e mi sembra wowissimo come libro. E poi esce la tua recensione sul secondo e ohw uffa, voglio leggerlo. Voglio leggerlo. Voglio leggerlo.
    *-*

    RispondiElimina
  3. Vorrei davvero, davvero, davvero, davvero leggere sia il primo che questo!

    RispondiElimina
  4. Musica soave per le mie orecchie abituate a tante recensioni nefaste *-* Non vedo l'ora di leggerlo!

    RispondiElimina

♥ Dimmi la tua ♥
Accetto volentieri saluti e commenti relativi all'argomento del post. Evitate i commenti volti esclusivamente a pubblicizzare i vostri blog. Grazie!