giovedì 19 giugno 2014

Recensione: "Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop" di Fannie Flagg

Titolo: Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop
Autore: Fannie Flagg
Editore: BUR
Data di pubblicazione: Aprile 2000
Pagine: 363
Prezzo: 10,00 € 

Trama:
Da quando i suoi figli sono andati via di casa, Evelyn si sente persa e inutile. 
Non ha amici, suo marito la ignora, e non trova altra occupazione se non immaginare di morire. 
Mentre teme che nulla possa cambiare, ecco che la vita le riserva una sorpresa: l'incontro con l'anziana signora Ninny Threadgoode, che nel salottino di un ospizio attira la sua attenzione.
Evelyn dapprima restia, comincerà ad apprezzare le chiacchiere della dolce signora. 
Con lei inizierà un inaspettato e nostalgico viaggio nei ricordi.
Grazie a lei conoscerà l'Alabama degli anni Trenta, con i suoi curiosi abitanti.
Attraverso le sue parole giungerà all'accogliente caffè di Idgie e Ruth, dove tutti sono felici e tutto sembra possibile.

Recensione:
Con questo libro Fannie Flagg ci regala un vero e proprio viaggio nel tempo.
Non saprei davvero come altro definirlo. 
Questo romanzo ti trasporta in un'atmosfera magica, in un luogo lontano, in un passato felice che si può solo rimpiangere.
L'autrice è stata abilissima a creare, passo dopo passo, pagina dopo pagina, un bellissimo puzzle, in cui ogni particolare, anche il più insignificante, non fa altro che contribuire al ritratto di questa splendida piccola cittadina.
Dai luoghi (come il caratteristico caffè alla fermata del treno, il salone di bellezza di Opal, la baia di Eva Bates, o ancora i boschi, i binari della ferrovia, o l'ufficio postale in cui Dot Weems ci aggiorna su tutte le novità), ai personaggi (sia i membri della famiglia Threadgoode che coloro che si fermano al caffè): tutti rendono questo luogo così speciale, unico nel suo genere.
Whistle Stop è il riparo per chi non ha un posto dove andare, è il ritrovo di amici e conoscenti, è la casa per Ninny, Idgie, Ruth e la loro calorosa e bizzarra famiglia.

"Chissà che cos'è successo del nostro servizio di piatti per le bambole e del carretto con cui giocavamo sempre. Di sabato attaccavamo una capra al carretto, che papà aveva costruito per noi bambine, e ci sembrava meglio di un viaggio a Parigi. Non mi sorprenderei se mi dicessero che quella vecchia capra è ancora viva. Si chiamava Harry… Harry la capra! Divorava qualunque cosa! " 
Rise. "Una volta Idgie le diede un intero stick di deodorante e Harry lo mangiò come fosse gelato.
Giocavamo con qualunque cosa, ma i Threadgoode erano imbattibili nei travestimenti. Una volta la mamma vestì noi quattro bambine come i quattro semi delle carte e partecipammo a una gara organizzata dalla chiesa. Io ero i bastoni, le gemelle erano i cuori e gli ori ed Essie Rue era le spade, e dietro di noi veniva Idgie, il jolly! Vincemmo il primo premio."

Per Ninny è il ricordo di un passato glorioso, di una vita vissuta appieno, fatta di sofferenze e sacrifici, ma soprattutto di molte gioie. La signora Threadgoode è la tipica persona che vive giorno per giorno, a cui basta poco per essere felice, che è stata molto amata e che tanto ha avuto dalla vita.
Come Evelyn, sente che il mondo di adesso non le appartiene più: tutti o quasi i suoi cari sono andati via, tutto ciò che amava di più è distrutto o dimenticato, rimpiazzato da qualcosa di moderno e commerciale, come le fredde case in cemento o gli anonimi fast food. 
Ma al contrario della più giovane amica, a lei non importa. Lei crede che c'è sempre qualcosa di bello dietro l'angolo, che non bisogna mai darsi per vinti, ma accettare di buon cuore quello che la vita ci dà.
Ninny con la sua saggezza, diventerà ciò di cui Evelyn Couch ha più bisogno.
La loro amicizia sarà terapeutica, una sorta di viaggio catartico, che il lettore compie con i personaggi.

Ultimamente, per allontanare il pensiero della pistola puntata contro la tempia, chiudeva gli occhi e si sforzava di udire la voce della signora Threadgoode. Se respirava profondamente e si concentrava, le sembrava quasi di essere a Whistle Stop. Camminava per la strada e, dopo essere entrata nel salone di bellezza di Opal, le pareva quasi di sentire l'acqua calda che le scorreva sui capelli, per poi diventare tiepida e infine fredda. Dopo essersi fatta pettinare, si fermava a conversare con Dot Weems all'ufficio postale e poi proseguiva fino al Caffè, dove c'erano Stump, Ruth e Idgie. Ordinava il pranzo mentre Wilbur Weems e Grady Kilgore la salutavano con la mano. Sipsey e Onzell le sorridevano e dalla cucina giungeva la voce della radio. Tutti quanti le domandavano come stava, il sole brillava sempre e lei aspettava con fiducia il domani…

Per Evelyn, Ninny sarà una confidente, la sua unica sostenitrice, la spalla su cui piangere e il sorriso che la rincuora.
I loro incontri settimanali, allo stesso tempo teneri e spiritosi, ci aiutano a capire la vita di entrambe.
Se Evelyn ci parla delle sue delusioni, Ninny invece ci ricorda i bei tempi a casa Threadgoode.
Il tutto condito da un susseguirsi di spuntini e gustose prelibatezze.
Più ripercorriamo le vicende di Whistle Stop, più ci sembra di farne parte.
E devo ammettere che di storie Fannie Flagg ce ne racconta davvero tante.
I personaggi sono molto numerosi, di ognuno ci narra passato e presente.
Man mano che proseguiamo nella lettura li vediamo in modo diverso, sempre secondo nuove prospettive.
Così il vagabondo Smokey Lonesome non è più per noi solo un uomo senza fissa dimora, ma il risultato di un'infanzia triste e senza amore, mentre, allo stesso modo, Big George è il figlio voluto, il padre severo ma amorevole, la persona su cui tutti possono contare.
Ciò che gli abitanti di Whistle Stop hanno in comune è il fatto di essere essenzialmente personaggi positivi.
Nonostante i loro errori e difetti, sono l'esempio del buon vicinato e degli amici che vorremmo avere.
Farebbero ogni cosa gli uni per gli altri, perfino mentire, perfino uccidere.
Ebbene sì, per quanto accogliente e ospitale sia questo piccolo quartiere nel sud dell'Alabama, sarà anche il teatro di un efferato omicidio.
Questo è una delle tante sorprese del romanzo. 
Se pensavate di trovarvi di fronte ad un romanzo leggero, senza troppe pretese, sappiate che vi state sbagliando.
Fannie Flagg è riuscita, sapientemente a mio avviso, ad unire racconti vivaci e spiritosi a temi importanti come il razzismo, la violenza sulle donne, il fanatismo religioso e la superstizione, la condizione femminile, la disabilità e l'omosessualità. 
Proprio quest'ultimo sarà uno degli argomenti protagonisti, in quanto Ruth e Idgie sono due donne che si amano.
E da questo punto di vista il romanzo dimostra di essere all'avanguardia, in considerazione del fatto che la relazione tra le proprietarie del caffè è raccontata come se fosse la cosa più normale del mondo, nessuno si stupisce, nessuno le discrimina.
Tutti sostengono il loro legame e la loro famiglia.

Da allora Idgie cominciò a comportarsi come un cucciolo addomesticato. 
Credo che anche Ruth si sentisse sola, quell'estate, e Idgie sapeva farla ridere. Avrebbe fatto qualunque cosa per divertirla. La mamma diceva che, per la prima volta nella vita di Idgie, riusciva a comandarla a bacchetta. Bastava che mandasse Ruth.

Al contrario Fannie Flagg ci riporta i pregiudizi nei confronti delle persone di colore, che negli anni '30 erano purtroppo ancora diffusi, mostrandoci però come l'amicizia tra bianchi e neri possa superare ogni avversità.
In conclusione "Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop" funge da spaccato di vita, in cui si affrontano anche gli argomenti più scottanti o più difficili, con la delicatezza che il caso richiede.
Posso infatti solo lodare lo stile della scrittrice, capace di coinvolgere con il suo modo di raccontare brioso e frizzante, anche sfatando i luoghi comuni, ma soprattutto di commuovere ed emozionare.


Considerazioni:
Quando ho iniziato questo libro pensavo di leggere di un accogliente locale di provincia, gestito da due vecchie signore, tramite il quale avrei conosciuto anche le storie dei molti viandanti, che avrebbero trovato lì ristoro.
Sorvolando il fatto che le proprietarie del caffè non sono affatto in là negli anni, posso dire di non essermi sbagliata.
Il caffè di Whistle Stop è proprio questo. 
E' il locale che tutti noi vorremmo frequentare, con gli amici che vorremmo conoscere.
Ma questo libro è molto di più.
Ha spunti di grande tenerezza, come nei racconti d'infanzia di Ninny, nel passato di Smokey, nei rimpianti di Evelyn.

Pensava di essere pronta ad accettare la necessità di lasciarla morire. Ma nessuno è mai veramente pronto a spegnere la macchina che tiene in vita la propria madre, nonostante quello che credeva di poter pensare prima. Significa spegnere la luce della propria fanciullezza e andarsene, così come si spegne una lampadina prima di uscire da una stanza. Non si sarebbe mai perdonata per non aver trovato il coraggio di tornare in ospedale e restarle vicina. Ancora adesso si svegliava piangendo, straziata dai sensi di colpa, e non c'era modo di rimediare, ormai.

Pagine di estrema dolcezza sono dedicate anche alla storia d'amore tra Ruth e Idgie, che ho letteralmente amato. 
Dolce e premurosa la prima, determinata a coraggiosa la seconda, così diverse eppure così bisognose l'una dell'altra.
E che dire di Idgie, lei è la vera protagonista del libro. 
Con le sue storie inventate di sana pianta, i suoi scherzi, il suo "Club dei cetrioli sottaceto", e il suo celato bisogno d'affetto, non si può non adorarla. 
E' un misto fra Pippi Calzelunghe, Jo di "Piccole donne" e Lorelai Gilmore di "Una mamma per amica". 
Se Ninny è l'amica e la nonna che vorrei avere, per alcuni aspetti Idgie è la donna che vorrei essere.

"A parte gli scherzi, Idgie, non per impicciarmi degli affari tuoi, ma voglio sapere se stai mettendo qualcosa da parte."
"A che scopo?" rispose lei. "Il denaro può ucciderti, lo sai? 
Proprio oggi un tale mi ha raccontato di un suo zio che lavorava alla zecca nazionale nel Kentucky fabbricando soldi per il governo. Aveva un buon stipendio, ed è stato sempre benone finché un giorno ha tirato la leva sbagliata ed è rimasto sepolto e schiacciato da trecentocinquanta chili di decini." 
Ninny era orripilata. 
"Che cosa terribile!" 
Cleo la guardò come se fosse impazzita. "Santo cielo, donna, come fai a credere a quello che esce dalla bocca di mia sorella?" 
"Potrebbe essere successo davvero! Sul serio è stato schiacciato da tutti quei decini, Idgie?" 
"Certo! Erano trecentocinquanta chili di decini o centosettantacinque di quarti di dollaro, non ricordo bene, ma in ogni caso ci è rimasto secco." 
Cleo scosse la testa e rise.

Potrei passare ore a parlarvi di tutti i personaggi, di cosa mi è piaciuto di loro, dei passi che ho apprezzato di più, ma state tranquilli, non lo farò XD
Posso solo dirvi che ogni pagina di questo libro è essenziale, ogni dettaglio è una tessera di un mosaico, una pennellata determinante di questo bellissimo quadro.
Ne è un esempio il bollettino di Dot Weems, la donna che lavora all'ufficio postale, la quale ci informa di ogni cosa: dagli spettacoli in programma, alle battute di caccia, alle giornate di pesca, ai pettegolezzi di turno, fino ai bizzarri eventi che hanno sempre per protagonista, ahimè, il suo povero marito Wilbur.

Bollettino settimanale di Whistle Stop, Alabama 

1 dicembre 1938. 

Nevica a Whistle Stop. 

Che festa! È nevicato! Whistle Stop sembrava il Polo Nord la settimana scorsa. Esiste qualcosa di più bello delle bacche rosse dell'agrifoglio ricoperte di neve? Secondo me no, ma purtroppo qui nevica solo una volta ogni dieci anni. 
La mia dolce metà, che crede di saper guidare in ogni condizione, aveva deciso di portare i suoi vecchi cani da caccia a fare un giro ed è finito in un fosso in First Street. Così per tutto il mese prossimo, fino a quando la nostra auto non sarà riparata, mi vedrete fare l'autostop ogni mattina. 
Sì, la mia dolce metà è quella stessa persona che andò a fare un giro in macchina una volta che grandinava con chicchi grossi come palle da baseball, e ci vollero tre settimane per far sostituire il parabrezza. Ed è la stessa persona che, mentre pescava sul fiume in barca a remi, venne colpita dal fulmine. Quindi la prossima volta che c'è brutto tempo in arrivo e incontrate Wilbur, mandatemelo a casa e io lo chiuderò a chiave nell'armadio. Non vorrei che un uragano se lo portasse via chissà dove… Non avrei più nessuno con cui bisticciare! 
Ho sentito dire che Bill Ferrovia ha svaligiato cinque treni in una sola settimana. Ho incontrato Gladys Kilgore al salone di bellezza e mi ha detto che suo marito Grady, che lavora per le ferrovie, è praticamente impazzito. 
Per finire, se Bill Ferrovia mi sta leggendo, perché non getta da uno di quei treni una macchina nuova, prima che Grady riesca ad arrestarlo? Mi farebbe tanto comodo! 
                                                                                                                                   Dot Weems.

Se la narrazione frammentata e incentrata sui vari personaggi è molto utile per capire tutte le vicende, ha però il difetto di rendere la lettura più difficile e meno chiara.
Il racconto si snoda su due piani temporali: quello in cui vive Evelyn, gli anni '80, e quello in cui nasce il caffè, gli anni '30. 
Man mano che proseguiamo, gli eventi raccontati si avvicinano sempre più al tempo "reale" (quello di Evelyn), arrivando fino agli anni '80. 
Tuttavia gli aneddoti non sono sempre riportati in maniera lineare. Talvolta si passa dagli anni '40 per tornare poi agli anni '30 e viceversa. E' richiesta perciò al lettore grande attenzione.
Tuttavia ciò permette alla scrittrice di anticiparci qualcosa, che ci racconterà solo più tardi, e farci rimanere così con la curiosità (che furbona questa Fannie XD).
Per lo stesso motivo non risulta semplice seguire le storie di tutti i personaggi, disseminate in modo sparso, in capitoli e tempi diversi.
A parte questi piccoli inconvenienti, potrei anche definire "Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop" il libro perfetto, così bello che ti dispiace anche solo l'idea di abbandonarlo.
Già quando ero agli ultimi capitoli, mentre Whistle Stop spariva sotto i miei occhi, mentre tutto volgeva alla fine, ho provato molta nostalgia. 

A ripensarci, mi sembra che dopo la chiusura del Caffè il cuore della città abbia semplicemente cessato di battere. È strano come un posto da nulla come quello riuscisse a tenere unite tante persone. Se non altro ce ne andremo con tanti ricordi, e soprattutto ce ne andremo insieme.

Nostalgia e tristezza che ho provato ancora di più chiudendo il libro.
Perché Whistle Stop è un mondo che ti entra dentro, che ti accompagna, che non vuoi salutare.
Che in un modo o nell'altro rimane con te.


il mio voto per questo libro

8 commenti:

  1. Quanto ho adorato questo film! Ma il libro non l'ho mai letto, ahimè!

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  2. Mi attira proprio tanto la Flagg!!! *-*

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  3. Lo voglio leggere da sempre...e voto 6 aumenta la mia voglia!!! :)

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  4. Ho letteralmente divorato questo libro! Mi trovo totalmente d'accordo con la tua recensione. Tutti i personaggi del romanzo sono fondamentali, come hai scritto tu, e ognuno di loro possiede caratteristiche così ben definite che sembra di conoscerli tutti da una vita.
    Ho trovato la tua stessa pecca però, niente narrazione lineare e poi tantissimi nomi, che all'inizio si fa fatica a tenere a mente. Comunque mi è dispiaciuto abbandonare così presto la lettura!

    P.s. hai provato la ricetta dei pomodori verdi fritti?

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    1. Ancora non l'ho provata, ma prima o poi, pur non essendo una grande cuoca, voglio tentare di riprodurla. Tu invece, l'hai già assaggiata?

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    2. No, nemmeno io. Speravo che ci fosse qualcuno che potesse fare da cavia! Magari aspetto il tuo verdetto ;)

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  5. << E' un misto fra Pippi Calzelunghe, Jo di "Piccole donne" e Lorelai Gilmore di "Una mamma per amica". >> : Concordo pienamente! A proposito di Gilmore Girls non vedo l'ora che esca la nuova stagione!! ^^

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    1. A chi lo dici! Almeno una volta a settimana controllo se ci sono nuove immagini dal set XD

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