martedì 4 ottobre 2016

Presentazione: "Un profumo da annusare o I Saltimbanchi" di Gustave Flaubert

Salve avventori!
Quale ambasciatrice ufficiale de "La bottega dei traduttori", oggi sono lieta di annunciare la pubblicazione del secondo titolo della collana "Classici da (ri)scoprire": "Un profumo da annusare o I Saltimbanchi", a cura di Ramona Loperfido.

La scelta di inserire “Un profumo da annusare o I Saltimbanchi” all'interno della collana "Classici da (ri)scoprire" nasce dall'idea di rendere fruibile al lettore italiano un testo quasi del tutto sconosciuto nel nostro panorama letterario e che, al contrario, meriterebbe una grande attenzione.
A differenza delle opere più note dell'autore quali “Madame Bovary”, “L'educazione sentimentale” o “Salammbô”, infatti, gli scritti giovanili di Flaubert occupano ancora un ruolo marginale. Eppure le tematiche trattate e lo stile adottato lasciano già presagire la dimensione letteraria che assumerà poi il Flaubert della maturità.
Il sogno, l'evasione mentale, le allucinazioni regalano attimi di speranza fugace a personaggi ben tipizzati che, annientati da una natura "che si è fatta matrigna", lottano contro la sofferenza e le ingiustizie sociali. Alla fine chi vincerà?

QUI invece potete trovare la recensione del primo titolo della collana.

Titolo: Un profumo da annusare o I Saltimbanchi
Autore: Gustave Flaubert
Collana: Classici da (ri)scoprire
Traduttore: Ramona Loperfido
Editore: La bottega dei traduttori 
Pagine: 47
Prezzo: 1,99 € (ebook) a breve disponibile anche il cartaceo

Trama:

“Un profumo da annusare o I Saltimbanchi” fa parte degli scritti giovanili di Gustave Flaubert. Si tratta di un racconto che l'autore stesso definisce “filosofico, morale, immorale, ad libitum” e che contiene un messaggio “triste, amaro, oscuro e scettico”: sarà compito del lettore ricercarlo nel testo e identificarlo. 
Composta nel 1836, quando Flaubert non aveva ancora compiuto quindici anni, l'opera narra la storia di una famiglia di saltimbanchi sventurati che si ritrova a dover fare i conti con la fame e la povertà. 
Marguerite, la protagonista, è una donna brutta, invecchiata precocemente a causa delle pene che la vita le ha inflitto. Derisa e disprezzata da una società che non si cura di chi è meno fortunato, la "Rossa Laida" sarà costretta a subire il tradimento del marito Pedrillo con la saltimbanca Isabellada, una ventenne “bella, incoronata di fiori, di profumi e d'amore”. 
La gelosia e la rabbia prenderanno così il sopravvento e Marguerite, tanto risoluta quanto disperata, compirà un gesto estremo che sancirà il punto di non ritorno della storia, l'epilogo "bizzarro e amaro" già preannunciato dall'autore stesso nella sua introduzione al racconto. 

Ramona Loperfido: Pugliese, classe ’84, inguaribile francofila. Nata e cresciuta con una passione smisurata per le lingue straniere, i libri e le parole.
Ha studiato traduzione economico-giuridica all’Université Jean Moulin di Lione e si è specializzata in Traduzione Editoriale presso la Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori di Forlì.
Attualmente lavora come traduttrice e consulente linguistica freelance specializzata in francese europeo e canadese e in inglese, soprattutto nell’ambito dell’amministrazione e del marketing aziendale, anche se la letteratura rimane comunque il suo interesse più grande.
Adora la lettura in lingua originale, la scrittura creativa e i viaggi culturali. Scrive di lingue e traduzione sul suo blog: RL Traduzioni, e ha un romanzo in cantiere.

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