lunedì 17 luglio 2017

Recensione: "Il Gran Consiglio del Real Coniglio" di Santa e Simon Sebag Montefiore

Titolo: Il Gran Consiglio del Real Coniglio
Titolo originale: The Royal Rabbits of London
Autore: Santa Montefiore, Simon Sebag Montefiore
Illustratore: Kate Hindley
Editore: Mondadori 
Data di pubblicazione: 23 maggio 2017
Pagine: 192
Prezzo: 14,00 € 



Trama:
Shylo è il coniglio più piccolo della sua cucciolata e anche il più debole e gracile della famiglia. Per questo i suoi fratelli non fanno altro che prenderlo in giro e giocargli brutti scherzi. 
Un giorno, mentre saltella da solo nella foresta, si imbatte in una banda di ratti che stanno organizzando un complotto ai danni della regina. 
Nonostante si senta il meno coraggioso fra i conigli, toccherà proprio a lui partire per Londra e cercare i membri della società segreta che da anni protegge l’incolumità della regina. 
Ce la farà il più piccolo dei conigli a dimostrare di essere il più grande egli eroi? 

Recensione:
Si dice sempre di non giudicare un libro dalla copertina.
Beh, in questo caso, fatelo.
Perché se non fosse stato per la bellissima copertina, che porta la firma di Kate Hindley (autrice anche delle splendide illustrazioni interne), non avrei mai notato questo grazioso ed istruttivo libriccino. 
La trama è semplice, come avrete di certo intuito. Ha per protagonista un piccolo coniglio che fatica a trovare un suo posto, nel mondo, ma soprattutto all'interno della sua famiglia.
Tutti sembrano più in gamba di lui: più furbi, più veloci, più forti.
Shylo, non può fare altro che rassegnarsi all'evidenza... non sarà mai come i fratelli e le sorelle, e non sarà mai motivo d'orgoglio per la sua mamma.
O almeno questo è ciò che pensa, prima di imbattersi per caso negli orridi e nauseabondi Ratzi, i ratti-paparazzi che progettano l'assalto alle stanze della regina d'Inghilterra.
Shylo, grazie ai racconti del vecchio coniglio Horatio, si rende conto che c'è un'unica cosa da fare in questo caso, ovvero avvertire la famiglia reale del pericolo in agguato.
E chi può portare a termine questa missione meglio di lui?
Beh, a detta del pavido coniglietto, chiunque. Il solo pensiero di inoltrarsi per sentieri sconosciuti, affrontare innumerevoli rischi, e abbandonare la rassicurante vita di campagna, non può difatti che terrorizzarlo.
Tuttavia il saggio Horatio la pensa diversamente. Lui sa che dietro le apparenze, si nasconde un giovane coniglio forte e determinato, che aspetta solo il momento di uscire e mostrarsi al mondo.
E quale occasione migliore se non quella che prevede un improvviso viaggio a Londra e l'incontro con i conigli reali di Buckingham Palace?
È così che, nonostante i timori e la convinzione di non essere all'altezza, Shylo si imbarca per questa grande avventura.
Ovviamente tutto non filerà liscio come l'olio, e molti saranno gli imprevisti da affrontare, che metteranno a dura prova anche la sua incolumità.
Il libro infatti, da un certo punto in poi, comincerà a dare maggior risalto all'avventura e ai tipici elementi cardine delle storie di spionaggio. Tuttavia, anche durante le ronde o i combattimenti, al lettore risulta sempre ben chiaro il messaggio morale che il racconto vuole trasmettere. Protagonisti di tutta la narrazione non sono il piano ai danni della regina, gli agenti segreti, i "paparatzi" o cose di questo genere, ma il ritrovato coraggio di Shylo. Ebbene sì, il ritrovato coraggio, perché la forza e la determinazione sono sempre dentro di noi, dobbiamo solo aspettare l'occasione giusta per tirarle fuori.
Per mezzo di questo essenziale ma indispensabile insegnamento, i due scrittori, il signore e la signora Montefiore, sono riusciti a creare un libriccino perfetto per i bambini, specie per quelli un po' più timidini e timorosi, che non potranno non riconoscersi nei pensieri e nelle preoccupazioni del povero coniglietto. Grazie a questa storia, potranno rendersi conto che non c'è nulla di sbagliato nell'avere paura, l'importante è non farsi vincere da essa. 

Considerazioni:
Mi sono subito innamorata di questo libro. 
Già dalla copertina, che lo fa sembrare qualcosa di prezioso, da custodire con cura. Poi mi sono innamorata di Shylo, della sua costante convinzione di non essere mai abbastanza, di non essere mai all'altezza.
Ho mal sopportato i dispetti e la mancanza di empatia dei fratelli, e ho adorato invece la sensibilità e la dolcezza della mamma.

Gli sedette accanto e gli accarezzò la fronte. 
«Cosa c'è che non va, Shylo» chiese dolcemente. 
«Niente» rispose lui, perché non voleva parlare dello scherzo dei suoi fratelli. Ma non ce n'era bisogno. La mamma lo sapeva già, tutte le mamme lo sanno, ed era dispiaciuta. 
«Un giorno gliela farai vedere tu ai tuoi fratelli» mormorò baciandolo con tenerezza. «Un giorno mi renderai molto orgogliosa.» 
Shylo sgranò gli occhioni scuri e una grossa lacrima gli scivolò sul muso. 
«Io credo in te, Shylo» aggiunse lei. «Devi solo imparare a credere anche tu in te stesso.»

Ho trovato tutta la prima parte, ambientata nella campagne inglese, semplicemente perfetta, e devo ammettere che mi è spiaciuto abbandonarla.
Tutta la seconda parte, che vede come teatro la trafficata Londra, e che ruota attorno ad intrighi, attacchi da sventare e piani d'azione, risulterà sicuramente più attraente per i piccoli lettori, anche se personalmente mi ha meno coinvolta.
Sono però consapevole della necessità di questo cambiamento, di scenario e non solo, ai fini della storia e della lezione da impartire. 
Inoltre, oltre al messaggio sul coraggio e la speranza, di cui vi parlavo prima, un altro tema affrontato è quello inerente ai social, la violazione della privacy e la perdita di contatto con la realtà (anche questi argomenti molto utili, considerando i nostri tempi ed il pubblico giovanissimo cui il libro è rivolto).
In generale ho trovato questa lettura piacevole e poco impegnativa, ma capace di trasmettere emozioni e insegnamenti.

La vita è un'avventura. 
Al mondo tutto è possibile: basta avere un po' di buona volontà e fortuna, una carota fresca, il naso umido e un pizzico di folle coraggio.

Mi ha ricordato in alcuni punti il libro "Luolo", altra lettura che consiglio vivamente, e che parla di un fantasmino incapace di spaventare.
Entrambi i libri hanno come personaggio principale un giovane cadetto che, spronato da figure più vecchie e sagge, riesce finalmente a ritrovare la fiducia in se stesso e nelle proprie capacità.
Ritengo fondamentale per i bimbi confrontarsi con questo genere di letture, e con personaggi più simili a loro, piuttosto che rintanarsi nel magico mondo dei supereroi (che in ogni caso non disprezzo).
Perché puoi essere un cucciolo di coniglio o un cucciolo d'uomo, ma la sostanza non cambia. 
Ciò che conta è il sapere che le difficoltà fanno parte della vita, e che per superarle bisogna non perdersi mai d'animo. Ciò che conta è il saper scorgere ogni volta qualcosa di bello all'orizzonte, perché anche nella notte più scura, si può sempre confidare nelle stelle. 

Ringrazio la casa editrice Mondadori per avermi fornito una copia cartacea di questo libro

il mio voto per questo libro

6 commenti:

  1. Ciao! Non lo conoscevo, ma sembra davvero carinissimo *_*

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  2. Che carinoooo.. adoro questo genere di libri con illustrazioni bellissime! xD
    Lo metto nella mia lista! ;)

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    1. Hai ragione, i libri illustrati hanno quel tocco in più. Poi i disegni della Hindley rispecchiano perfettamente la storia!

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  3. Molto simpatico e complimenti agli autori per la loro immaginazione. Ci vedrei ricavato un bel film della Disney. A settembre sarò in Italia e vedrò se lo trovo. Buona settimana.

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    1. È vero, un film di animazione ci starebbe proprio bene. E a proposito di settembre, è notizia dell'ultimo minuto che proprio a inizio autunno dovrebbe uscire, in originale, il secondo libro dedicato ai conigli reali di Londra. Speriamo lo pubblichino anche da noi >_<

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