lunedì 6 luglio 2015

Recensione: "Borgo Propizio" di Loredana Limone

Titolo: Borgo Propizio
Autore: Loredana Limone
Editore: Guanda
Data di pubblicazione: 10 Maggio 2012
Pagine: 285
Prezzo: 8,99 € (ebook)

Trama:
Quasi tutte le fiabe cominciano con C'era una volta, ma questa è diversa. Questa comincia con C'è una volta... Perché è oggi che Belinda ha intenzione di ripartire e Borgo Propizio, un paese in collina, in un'Italia che può sembrare un po' fuori dal tempo, le pare il luogo ideale per realizzare il suo sogno: aprire una latteria. Il borgo è decaduto e si dice addirittura che vi aleggi un fantasma... ma che importa!
A eseguire i lavori nel negozio, un tempo bottega di ciabattino, è Ruggero, un volenteroso operaio che potrebbe costruire grattacieli se glieli commissionassero (o fare il poeta se sapesse coniugare i verbi). Le sue giornate sono piene di affanni, tra attempati e tirannici genitori, smarrimenti di piastrelle e ritrovamenti di anelli... 
Ma c'è anche una grande felicità: l'amore, sbocciato all'improvviso, per Mariolina, che al borgo temeva di invecchiare zitella con la sorella Marietta, maga dell'uncinetto. 
Un amore che riaccende i pettegolezzi: dalla ciarliera Elvira alla strabica Gemma, non si parla d'altro, mentre in casa di Belinda la onnipresente zia Letizia ordisce piani, ascoltando le eterne canzoni del Gran Musicante. Intanto i lavori nella latteria continuano, generando sorprese nella vita di tutti... 

Recensione:
Quella che Loredana Limone racconta in queste pagine ha tutte le carte per essere una vera e propria fiaba moderna.
Il regno in cui si svolge è Borgo Propizio, un piccolo paesino tra le colline dove il tempo, pur passando inesorabile, sembra essersi fermato.
Come ogni regno anche questo ha un castello, ma non è abitato da una splendida principessa dalla chioma dorata, bensì da un fantasma misterioso.
Il castello, il fantasma, e la sua leggenda non sono che il contorno di questa favola che ha, invece, come protagonisti personaggi più comuni, più normali, più veri, con i vari pregi e difetti che li caratterizzano.
A Borgo Propizio tutto scorre uguale a sempre, ma le lancette dell'orologio riprendono a camminare con l'arrivo di Belinda.
La giovane ragazza ha scelto di abbandonare la vita di città per rincorrere il sogno di aprire una latteria e vivere, perciò, dedicandosi a quello che più ama.
L'arrivo di Belinda, pur inconsapevolmente darà vita ad una serie di reazioni a catena che smuoveranno finalmente gli equilibri della vita del borgo.
L'esistenza che subirà più cambiamenti sarà quella di Mariolina.
Mariolina e Marietta sono due sorelle che sin da bambine hanno vissuto in simbiosi.
Cresciute con un padre che le ha abbondante troppo presto e una madre che si è lasciata distruggere da quel dolore.
Le due sorelle hanno sempre vissuto l'una per l'altra e per molti anni sono bastate a se stesse, tenendo fuori il mondo esterno e preservando gli ideali di verginità e integrità che la loro madre gli ha insegnato.
Ora alla soglia di quasi cinquant'anni sono sole e piene di rimpianti.
Ma la svolta è vicina, almeno per una di loro, i giorni di solitudine hanno i minuti contati.
Mariolina, uscita da lavoro, viene investita, letteralmente e metaforicamente, da Ruggero, il tuttofare che si occupa dei lavori di ristrutturazione della latteria.
Durante la lettura seguiamo la loro improvvisa e focosa storia d'amore, ma non solo.
I personaggi che vivono in queste pagine sono numerosi e curiosi.
Non manca davvero nulla, dalla coppia separata che tenta la riconciliazione, alla donna che fugge dalle angherie subite dal marito, fino al l'immancabile cliché del coniuge che mal sopporta la sua, non tanto dolce, metà.
E ovviamente, un piccolo paesino non può esistere senza gli occhi e le orecchie dei pettegoli che vedono, sentono e sanno tutto. E il Borgo conta più di un esponente di questa specie.
Tra una tazza di latte, una torta dolce di ceci, un sorriso, una riflessione e una risata, Loredana Limone ci invita ad entrare a far parte del piccolo mondo che ha costruito per noi. 
Ci presenta dei personaggi e ce li fa diventare amici. 
Ci regala una storia fresca, allegra e frizzante. Una storia semplice, fatta di persone semplici, che ha il sapore di una favola e che, come le favole, non stanca mai ed è destinata a diventare eterna.

Considerazioni:
Ho comprato l'ebook di questo libro dopo aver ricevuto il suo seguito in gentile omaggio dell'ufficio stampa Lettera EFFE.
Non mi piace iniziare le cose a metà, perciò ho voluto cominciare a conoscere la storia di Borgo Propizio dal suo principio.
E devo dire di non essermi pentita. 
La lettura si è rivelata molto piacevole e leggera, una vera boccata di aria fresca.
Simpatico e divertente anche se non propriamente realistico.
I fatti avvengono in maniera rapida e altrettanto rapidamente si risolvono. Nessun intoppo dura più di qualche pagina, i nodi vengono subito al pettine, e non c'è nessun personaggio che metta seriamente i bastoni fra le ruote a nessuno.
I problemi sono piccole macchie che vengono lavate via con una passata di acqua e sapone. 
Non avviene mai nulla di irrisolvibile che turbi, per più di un attimo, la mente dei protagonisti.
Il che, seppur avvolga tutta la storia in un aura favolistica, non mi è dispiaciuto affatto.
Ogni tanto una lettura allegra, che non faccia troppo pensare e che lasci con il sorriso, ci vuole. 
E questa è perfetta a quello scopo, almeno per me, perché è leggera senza essere insulsa, è frivola senza essere sciocca.
Dei piccoli nei però li ho trovati anche qui.
Innanzitutto ho atteso con ansia che venisse descritta l'inaugurazione della latteria. 
Avrei voluto perdermi nella descrizione dei dettagli dell'arredo, dell'atmosfera, dei profumi, della gente che assaggiava, dapprima restia, e poi sempre più entusiasta, i manicaretti preparati da Belinda e da sua zia Letizia. 
Invece sono rimasta delusa, perché come non si indugia molto sulle emozioni e sui sentimenti, non si è indugiato nemmeno in questi particolari descrittivi, che io avrei, invece, adorato leggere.
Inoltre non mi è andato a genio il modo sbrigativo con cui viene, a fine lettura, liquidata la questione del padre di Marietta e Mariolina.
A parer mio, dato che l'autrice non aveva intenzione di appesantire il libro con questioni importanti, avrebbe fatto meglio a non intavolare nemmeno la questione.
Ma dal momento che ce la presenta, io avrei voluto leggerne lo svolgimento, o leggere almeno del primo incontro tra lui e Mariolina.
Detto questo, il libro mi ha lasciato con una dolce sensazione di allegria e con la voglia di tornare a far visita a Borgo Propizio. E state certi che lo farò molto presto.

il mio voto per questo libro

6 commenti:

  1. la tua mappa è meravigliosa!!! *-* io ormai ho praticamente preso casa a Borgo Propizio, il suo grande potere è quello di lasciare nel lettore il desiderio di farci ritorno :)

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    1. Sono curiosa di leggere il seguito per vedere cosa succederà *-*

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  2. Ciao!!! Il Borgo ha un fascino speciale!!!
    Sul mio blog - in collaborazione con il blog Desperate Housewife - c'è un giveaway per vincere il terzo capitolo autografato di questa fantastica serie di libri. Vi lascio il link nel caso vogliate partecipare, c'è tempo fino al 10 luglio!!!

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  3. Borgo Propizio affascina e conquista :)

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  4. La serie di Borgo Propizio mi ispira moltissimo, ma, proprio perché è in più volumi, mi sento inevitabilmente frenata... Non credo di potermi impelagare in un'altra storia in più libri.

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  5. È un libro leggero e poco impegnativo. Poi, pur facendo parte di una serie, è autoconclusivo. Quindi non devi spaventarti.

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