mercoledì 11 gennaio 2017

Recensione: "I racconti degli Speciali" di Ransom Riggs

Titolo:  I racconti degli Speciali
Titolo originale: Tales of the Peculiar
Autore: Ransom Riggs
Illustratore: Andrew Davidson
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 24 novembre 2016
Pagine: 202
Prezzo: 18,00 €

Trama:
Quella degli Speciali è una storia antica, che comincia molto prima dell'arrivo di Miss Peregrine; è una storia che riecheggia misteri e stravaganze, ed è custodita in questa raccolta di racconti curata proprio da uno Speciale, Millard Nullings, il ragazzo invisibile ospite della casa di Miss Peregrine. 
All'interno di queste storie dal retrogusto fiabesco, e talora venate da un'atmosfera gotica, si muovono personaggi fantastici, spesso spaventosi, ma anche divertenti e assolutamente bizzarri: una principessa squamosa dalla lingua biforcuta; una ragazzina spericolata, amica degli incubi; un ragazzo capace di parlare al mare; e una strampalata comunità di facoltosi e raffinati cannibali. Tutti ci accompagnano in un singolare viaggio agli albori della società degli Speciali, trasportandoci nella sala macchine di un universo parallelo e affascinante.

La raccolta comprende i seguenti titoli:
♥ Gli splendidi cannibali
♥ La principessa dalla lingua biforcuta 
♥ La prima ymbryne 
♥ La donna che era amica dei fantasmi 
♥ Cocobolo
♥ I piccioni di Saint Paul 
♥ La ragazza che domava gli incubi 
♥ La locusta
♥ Il ragazzo che sapeva trattenere il mare
♥ Il racconto di Cuthbert

Recensione:
Uno dei maggior pregi di questa libro è l'essere frutto della penna e dell'immaginazione di un unico autore. Normalmente quando si legge una raccolta di racconti, ce n'è sempre qualcuno che si mette in luce e balza su tutti gli altri, per la trama o per lo stile di scrittura.
In questo caso invece si nota senza dubbio una visione di insieme, un progetto ben definito, in cui ogni storia rappresenta un tassello imprescindibile atto a creare un quadro unitario e originale.
Originale, credo sia questa la parola chiave di tutto il libro: ogni vicenda narrata ha una conclusione che va al di là di ogni comune previsione, e che risulta perciò innovativa, e per di più piacevole.
Ogni racconto inoltre contribuisce a raccontarci degli Speciali da diversi punti di vista: se in alcuni sono derisi, bistrattati, e persino puniti, in altri sono loro a reggere le fila di tutto, prendendosi la tanto agognata rivincita. 
E se c'è chi si sente un mostro, un essere aberrante, c'è anche chi non si vergogna delle proprie abilità e ne fa persino sfoggio, mettendole al servizio degli altri.
Talvolta il racconto ci mostra anche il processo di metamorfosi, sia esteriore, ossia il palesarsi del dono e dei cambiamenti fisici, che interiore, ovvero il graduale processo di accettazione della propria natura.
La cosa più bizzarra, ed anche la più crudele, è il constatare come in alcuni casi la minaccia non provenga dai Normali, come si potrebbe pensare, ma dai propri simili, incapaci di vedere nella diversità null'altro se non una maledizione.
Fatto sta che ogni vicenda narrata, per quanto bizzarra e al di là degli schemi, porta con sé un insegnamento, una lezione utile per il lettore, normale o speciale che sia.
Non bisogna dimenticare infatti che, come l'antesignano "Fiabe di Beda il Bardo", con cui ha più di una somiglianza, questo libro fa parte della tradizione e della cultura popolare dei syndrigast, i cosiddetti "spiriti speciali". Queste storie, dapprima orali, hanno rappresentato una tappa importante per l'educazione di tutti i bambini cresciuti dalle ymbryne e protetti negli anelli temporali.
È quindi un enorme privilegio per noi, comuni mortali senza alcuna abilità particolare, poter aver accesso all'oscuro e grandioso passato di una specie così stravagante.
In particolare uno dei racconti, intitolato "La prima ymbryne" ci narra, con estrema naturalezza, dell'antefatto che ha reso inevitabile la creazione di luoghi sicuri come gli anelli. 
Il racconto, pur essendo ovviamente fantasioso, risulta credibile in ogni sua parte, sia quando parla del passato della prima donna-uccello, sia quando ci inizia alla manipolazione del tempo e a tutto ciò che abbiamo imparato con Miss Peregrine.
E se avete letto almeno i primi due capitoli della trilogia a lei dedicata, ricorderete senz'altro che due dei titoli qui presenti, ovvero "I piccioni di Saint Paul" e "Il racconto di Cuthbert", erano già stati decantanti da Jacob e i suoi amici nel corso delle loro avventure.
Bene, se temete di ritrovare qui delle inutili ripetizioni, sbagliate di certo. Entrambi i racconti rivivono qui in una nuova versione, il primo grazie ad un'antica leggenda popolare, e il secondo grazie alla penna di Millard Nullings, che ci delizia con finali a sorpresa e interessanti annotazioni.
Ma tornando ora alle varie storie, come dicevo prima, esse rappresentano diversi intrecci che mirano a dar vita ad un unico tessuto. 
Questo è evidente anche dal tono della narrazione, a volte spiritoso e divertente, altre volte più serioso e persino melodrammatico. 
Gli stessi protagonisti non potrebbero essere più diversi tra loro, tra donne coraggiose e spavalde (come la giovane principessa, la prematura psicoanalista o la stessa prima ymbryne) e uomini altruisti, compassionevoli e assennati (come il gentile gigante e il sensibile ragazzo-locusta), fino ad arrivare alla povera ed insicura amica dei fantasmi, ai furbi cannibali e ai vendicativi piccioni.
Ognuno di loro ci guida, per mezzo dei loro trascorsi, nel difficile mondo di chi deve lottare per farsi accettare ma ancor di più per accettare se stessi. Di chi pensa che un dono non richiesto è pur sempre una condanna e di chi crede invece che anche un castigo inflitto possa essere trasformato in una benedizione, se si riesce a trovare la forza di farlo.
Di chi, speciale o normale che sia, crede di essere nato nel tempo e nel posto giusto, di avere una missione da compiere o un semplice compito da portare a termine. Di chi, anche se pieno di difetti, sa di essere perfetto così com'è.

Considerazioni:
Come per molti di voi, anche per me il primo incontro con i racconti degli Speciali è avvenuto durante la lettura di "Hollow City", secondo libro della trilogia.
Già allora avevo apprezzato molto l'idea di una storia nella storia, e di una leggenda portatrice di ricordi del passato e di indizi per il presente.
Quando ho saputo della pubblicazione della raccolta, non ho potuto che esserne contenta.
Tuttavia, devo ammetterlo, non pensavo che quest'opera mi avrebbe soddisfatto del tutto. Questo perché, in base alle esperienze passate, so che è altamente improbabile leggere dieci racconti e non avere nulla da ridire su nessuno di essi.
Motivo per il quale, man mano che andavo avanti, aspettavo sempre di arrivare al punto debole, alla storia che stona troppo o non convince del tutto. Ed invece non posso che spendere belle parole su un lavoro capace di coniugare un forte estro creativo e dei precetti morali universali.
In più, oltre alle carinissime e utilissime annotazioni di Millard, il libro presenta anche delle splendide illustrazioni ad apertura di ogni capitolo, che portano la firma dell'artista Andrew Davidson e che rendono "I racconti degli Speciali" un piccolo capolavoro da leggere ed ammirare.

Ringrazio la casa editrice Rizzoli per avermi fornito una copia cartacea dell'opera

il mio voto per questo libro

4 commenti:

  1. non vedo l'ora di leggerlo anche io! Sono contenta che sia un bel libro di completamento della serie!:)

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  2. I disegni sono carinissimi, mi sa che lo segno in lista ^_^

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  3. Menomale che ci sono anche recensioni positive per questo libro, spero di arrivare a leggerlo al più presto

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