lunedì 3 ottobre 2016

Recensione: "Fairy Oak. L'incanto del buio" di Elisabetta Gnone

Titolo:  Fairy Oak. L'incanto del buio
Autore: Elisabetta Gnone
Editore: Salani
Data di pubblicazione: 26 maggio 2016
Pagine: 360
Prezzo: 14,90 € 


Trama:
Fairy Oak è un antico villaggio incantato, cresciuto attorno a Quercia, il grande albero fatato da cui prende il nome. A Fairy Oak, i Magici della luce e del buio hanno stretto alleanza e vivono in armonia con i Nonmagici. Ma il tempo della pace sembra destinato a finire, perché un antico nemico è tornato in cerca di rivincita. Il Signore del Buio vuole governare il mondo nell'oscurità e il suo potere si fa ogni giorno più forte.
L’antica alleanza tra Luce e Buio vacilla. Tuttavia un legame appare indissolubile, quello che unisce Vaniglia e Pervinca, le streghe gemelle, uguali e opposte, Luce e Buio nello stesso sangue. Su quel legame il Nemico calerà la sua scure. Saprà resistere Pervinca all'incanto del buio? Da questo dipende la salvezza dei Magici e dei Nonmagici della Valle…

Recensione:
Avevamo lasciato Fairy Oak dopo la prima vittoria di quella che pare, a tutti gli effetti, dover essere una lunga ed estenuante battaglia contro le forze del male.
Sono passati mesi da quell'ultimo attentato in cui, il Terribile 21, aveva scagliato la sue mire contro le gemelle Periwinkle.
Fairy Oak è uscita ferita ma vincitrice, eppure consapevole che quella del Nemico sia solo una temporanea ritirata e non una resa.
Da allora, il terrore, la paura e la diffidenza non hanno mai lasciato gli abitanti del villaggio, altrimenti caratterizzati da perenne giovialità e spensieratezza.
Ma ora le cose cono cambiate, la guerra è vicina e il cambiamento è evidente, palpabile come uno spesso strato di nebbia.
Ed è proprio in una nebbia fitta e opprimente, di un freddo pomeriggio ventoso, che il Terribile 21 scaglierà un nuovo attacco.
Zia Tomelilla e la dolce fatina Felì cercheranno in ogni modo di tenere le gemelle, Vaniglia e Pervinca, lontane da eventuali pericoli (esse hanno, infatti, il fondato sospetto che, per una qualche ragione, le due streghette siano il vero obiettivo del Nemico), ma la goffaggine della prima, e la testardaggine dell'altra, sembrano renderle un fin troppo facile bersaglio.
Ma sono anche altre le cose che turbano Tomelilla e Felì: Pervinca, da sempre coraggiosa e intraprendente, amante della notte e delle creature che la popolano, come ogni brava strega del buio che si rispetti, non riesce più a dormire sogni tranquilli.
Le sue notti sono insonni o agitate da strani incubi che sembrano spaventarla a morte.
Un sogno ricorrente, o forse una premonizione?
A distrarre, anche se solo temporaneamente, la galoppante curiosità delle due gemelle, un misterioso volume "Il libro antico" consegnato loro dalla saggia zia.
Nel volume le ragazze possono leggere la storia lontana di Fairy Oak, in particolare il racconto dell'amicizia tra due giovani streghe: Mentafiorita, strega della luce, e Scarlet-Violet strega del buio, e scoprire le origini di uno dei passati attacchi del Nemico ai danni del villaggio.
Così, anche noi lettori, siamo portati sempre più a conoscere i pregressi di questa battaglia tra luce e buio, i cui contorni, nel primo libro molto sfocati, acquistano, qui, sempre più nitidezza.
Se il primo capitolo della saga era stato un dolce ingresso all'interno del grazioso villaggio, in cui pagina dopo pagina avevamo conosciuto i vari protagonisti che lo abitavano, qui i toni si fanno decisamente più cupi.
Anche in questo libro i caratteri di alcuni personaggi vengono indagati più approfonditamente, come quelli del pescatore Talbooth, del guardiano del faro, e delle stesse gemelle, ma soprattutto l'attenzione è rivolta al comportamento del Nemico e a quel passato che ha reso il presente così oscuro ed incerto.
Il volume si conclude con una vittoria apparente, ma è chiaro che quella che leggiamo è solo la consueta quiete che precede la tempesta.
La minaccia appare chiaramente presente e sembra aver subdolamente catturato nella sua ragnatela Pervinca.
Come riuscirà la ragazza a liberarsi dall'incanto del buio? Non ci resta che aspettare il prossimo capitolo per scoprirlo...

Considerazioni:
È sempre bello tornare a Fairy Oak!
Nonostante, come dicevo poc'anzi, i toni, in questo secondo capitolo della saga, siano più cupi, il fascino della storia resta immutato e anche l'aspetto più tetro delle vicende è smorzato da situazioni divertenti, personaggi adorabili e, ovviamente, da tanta magia.
Oltre all'approfondimento di alcune personalità, e alla scoperta, pagina dopo pagina, della storia che ha dato vita al contrasto tra Luce e Buio, grazie alla lettura del libro antico, ciò che ho maggiormente apprezzato nell'evoluzione della storia è la rappresentazione che viene fatta del Nemico.
Il Terribile 21 non è una persona fisica, non è un uomo assetato di potere, non è una figura spietata e sadica che si diverte a creare scompiglio, il Terribile 21 è il buio che ognuno di noi ha dentro di sé.
Perché ogni persona ha dentro sé buio e luce.
Chiunque, nel percorso della vita, è continuamente messo di fronte a dei bivi: decidere come agire, e in quale direzione volgere le proprie azioni. Bene o male?
Siamo sempre noi a scegliere.
E il Nemico qui rappresenta proprio quella debolezza, insita nell'animo umano, di chi nelle avversità preferisce cedere scegliendo così la via sbagliata.

«E rapì Roseto, lo portò alla rocca di Arrochar e lo torturò per farne un suo alleato?» 
«Non ce ne fu bisogno. Roseto si propose spontaneamente al Nemico». 
«E come? Il Terribile 21 non è qualcuno con cui si possa parlare, lo hai detto tu: non ha viso, non ha voce, né orecchie per udire». 
«Hai mai udito Felì parlare al vento, Pervinca?» 
«Mille volte. Si infuria con lui perché fa sbattere le porte e quella scemina si spaventa» 
«E hai mai udito il vento risponderle?» 
«Mai». 
«Tuttavia, Felì continua a inveire contro il vento». 
«Sì». 
«E secondo te perché lo fa?» 
«Perché le Fate sono tutte un po' svitate» Tomelilla sorrise. 
«Sì un po' lo sono. Ma è vero anche che sarebbe bello poter dialogare con coloro che ci rendono la vita difficile siano esse persone, vento o pioggia. O il Nemico». 
«E questo fece Roseto? Parlò col Nemico, come Felì parla con il vento?» 
«Quando uscì dalla grotta delle Fate le forze del male lo strapparono dalla terra e lo rovesciarono nel fango, sulle rocce, nei rovi, mentre lui inveiva e gridava contro di esse. Finché, in fin di vita, gli viene spontaneo chiedere perché. "Perché?" gridò Roseto con la voce che ancora gli restava. "Perché ti accanisci contro di me? Perché non posso essere dalla tua parte?"»

La scelta. È importante non perdere di vista l'importanza che ha il libero arbitrio per ognuno di noi, e di conseguenza per i protagonisti di questa storia, perché siamo sempre noi gli artefici del nostro destino. Siamo noi a decidere da quale parte combattere, se lottare con coraggio contro le avversità o soccombere ad esse, come ha fatto, invece, Roseto.
Ovviamente ripongo molta fiducia in Pervinca e nella sua forza d'animo e credo che, "Il potere della Luce", l'ultimo capitolo della saga, come preannunciato dal titolo, vedrà la luce vittoriosa, e che, come questo secondo capitolo, ci regalerà tante altre emozioni e preziose lezioni di vita.

Recensione capitolo precedente:
♥ Fairy Oak. Il segreto delle gemelle

Recensione capitolo successivo:
♥ Fairy Oak. Il potere della luce



Ringrazio la casa editrice Salani per avermi omaggiato di una copia cartacea di questo libro

il mio voto per questo libro

9 commenti:

  1. Fairy Oak è una serie davvero molto carina! L'ho letta da poco anche io e mi sono innamorata dei suoi personaggi :D

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  2. Elisabetta Gnone è una garanzia, ormai leggo tutto di suo a scatola chiusa.
    "L'incanto del buio", a parte "Olga di carta, è stato forse però il libro che più mi è piaciuto: è nel buio che è più difficile trovare la strada e questa battaglia interiore nell'animo di Pervinca, pur nella semplicità dello stile dell'autrice, è un passaggio di grande bellezza e potenza espressiva.
    Grazie, Muriomu, per avermi restituito il ricordo di una lettura così bella!

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    1. P.S. Mi piace il leggero ritocco alla grafica: mi sembra più ordinata e pulita.

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    2. Concordo totalmente con le tue parole. ❤️

      Per la grafica, grazie! Era da un po' che volevo modificarla, ma un bug del blog non ne lo permetteva >.<

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  3. Fairy Oak é stata la mia saga preferita per parecchi anni... Al punto che io e mia sorella (non gemella) avevamo l'abitudine di fingerci Ví e Babú 😁
    L'incanto del buio non è il romanzo della serie che più ho amato... Diciamo che si piazza terzo (contando anche i quattro romanzi successivi alla trilogia).

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    1. Ora sono curiosa però :D chi era Babù e chi Vì?

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    2. Io sono quella "scontrosa", quindi Vì... Mia sorella invece quella allegra e tanto buona, quindi Babù (anche se poi lei era convinta di essere buona, ma in realtà... era una piccola peste xD).

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  4. Questa serie mi ispira tantissimo, ma ci credi che non la ho ancora presa?!

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